Ogni anno, secondo la norma europea sulla concorrenza, le imprese devono completare entro il 30 giugno la pubblicazione degli aiuti e contributi pubblici ricevuti nel corso dell’anno precedente.
A partire dal 1 gennaio 2024 sono previste sanzioni per coloro che non hanno adempiuto alla pubblicazione entro la scadenza. La sanzione prevede:

  • la sanzione amministrativa pecuniaria pari all’1% degli importi ricevuti, con un importo minimo di 2.000€;
  • la sanzione accessoria di adempiere all’obbligo di pubblicazione.

CHI DEVE PUBBLICARE

Le imprese iscritte al Registro delle Imprese che abbiano ricevuto aiuti per un importo complessivo superiori a €10.000, quali:

  • Società di capitali (S.P.A., S.A.P.A., S.R.L.);
  • Società di persone (S.N.C., S.A.S.);
  • Ditte individuali;
  • Società cooperative comprese le cooperative sociali.

Sono esclusi dall’obbligo i professionisti.

COSA PUBBLICARE

Entro il 30 giugno 2024, le imprese devono pubblicare tutti gli aiuti incassati nel corso dell’anno 2023, ad esclusione delle imprese che abbiano ricevuto aiuti la cui somma è inferiore a €10.000,00. Il criterio da seguire è quello di cassa, pertanto sono da pubblicare:

  • aiuti e contributi concessi in anni precedenti al 2023 e incassati nell’anno 2023;
  • aiuti concessi e incassati nell’anno 2023.

Le aziende non sono tenute a pubblicare gli aiuti concessi nell’anno 2023 e incassati in anni successivi.

QUALI AIUTI E CONTRIBUTI PUBBLICARE

Gli aiuti che devono essere pubblicati sono:

  • sovvenzioni;
  • sussidi;
  • contributi;
  • vantaggi.

Sono esclusi dalla pubblicazione i vantaggi fiscali che spettano alla generalità delle imprese.

DOVE PUBBLICARE

La pubblicazione degli aiuti pubblici ricevuti deve essere pubblicata dalle imprese sul proprio sito internet. Le aziende che non hanno un proprio sito internet possono pubblicare gli aiuti ricevuti sul sito internet delle associazioni di categoria cui aderiscono.
Le società di capitali che redigono il bilancio in forma ordinaria (spa e srl di grandi dimensioni) assolvono all’obbligo di pubblicità indicando i contributi nella nota integrativa di bilancio.