IL WELFARE STATE

Il welfare state è un insieme di politiche pubbliche ad ampio spettro, volte alla tutela del cittadino; tutela in parte legata alla vita lavorativa di ogni persona. Ciò che, come lavoratori, siamo abituati a dare per scontato, come malattia, pensione, assicurazione sul lavoro, non è sempre stato considerato come dovuto nei confronti della comunità ma rappresenta un diritto ottenuto.

UN TRAGUARDO STORICO

La necessità di tutelare i lavoratori, specialmente quelli più poveri, inizia ad essere sentita verso la fine del XIX secolo. In questo momento storico, di grande innovazione industriale, sempre più spesso accadevano incidenti sul luogo di lavoro che comportavano gravi perdite alle famiglie ed alla comunità sia in termini umani che in termini economici. Senza una chiara legislazione in merito, il compito di assistere feriti e famiglie era demandato ad associazioni volontarie che partendo da un’ideale di mutuo aiuto si occupavano di soccorrere e medicare i coinvolti in incidenti sul luogo di lavoro.

Questo periodo storico è per l’Italia un periodo di forte cambiamento: la conquista dell’Unità d’Italia, la rivoluzione industriale e un principio di diffusione dell’ideologia socialista porteranno politici e imprenditori avanguardistici ad interrogarsi sulla necessità di migliorare le leggi a tutela del lavoratore e istituire casse istituzionali di assicurazione contro gli infortuni lavorativi. Queste casse avrebbero avuto il compito, da una parte, di riconoscere un indennizzo a coloro che fossero rimasti incapaci di svolgere l’attività lavorativa a seguito di un incidente sul posto di lavoro e, dall’altra, di fornire nuovi mezzi e conoscenze per la prevenzione di tali incidenti.

ALCUNI DATI STORICI

Negli anni tra il 1872 e il 1878 solamente nella città di Roma si contano 1750 operai ricoverati a causa di incidenti sul lavoro e di questi 170 caduti.[1] Secondo il Rapporto sul Movimento Per lo Stato Civile di Roma nel 1873, nella capitale nell’anno 1870 si contavano 226.022 abitanti. Facendo un paragone con i nostri tempi, dove il problema degli infortuni e dei decessi sul luogo di lavoro è più conosciuto e sentito, le denunce di infortunio sul luogo di lavoro per l’anno 2022 nella città di Roma sono state 41.913 di cui con esito positivo (per le quali gli infortuni sono stati accertati come correlati all’attività lavorativa) 26.574. Di questi incidenti 81 hanno avuto esito mortale.[2] Secondo i dati statistici dell’Istat la popolazione di Roma a dicembre 2022 contava 2.755.309 abitanti.

I dati a nostra disposizione oggi sono certamente più accurati e aggiornati, grazie al lavoro svolto dagli enti ed alla facilità con cui questi dati possono essere reperiti. Ciò che emerge chiaramente da questi numeri è che pur con i grandi passi avanti che sono stati svolti dalle prime associazioni di soccorso all’odierna istituzione dell’INAIL, il tema di salute e prevenzione nei luoghi di lavoro resta importante e ancora molto caldo.

I DATI NAZIONALI DEL 2023

Secondo i dati resi disponibili dall’INAIL, nei primi 11 mesi del 2023 le denunce di infortunio sul lavoro e di infortunio con esito mortale registrate sono in calo rispetto ai 4 anni precedenti. Le denunce per malattia professionale sono invece in aumento rispetto agli anni precedenti. I fattori dell’aumento possono essere molteplici, fra cui l’inserimento nei disturbi da lavoro-correlati di nuove patologie, la maggiore consapevolezza dei lavoratori rispetto a tematiche di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro, un’attenzione sempre maggiore anche agli aspetti psicologici del benessere lavorativo e/o un possibile effettivo peggioramento delle condizioni di salubrità nei luoghi di lavoro.

LE LEGGI A TUTELA DELLA SICUREZZA SUL LAVORO

Come accennato precedentemente, una delle problematiche nella rilevazione e nella denuncia degli infortuni lavorativi era causata da una poco chiara legislazione in materia. Dalle prime disposizioni degli anni ’30 del 1900 ad oggi, sono state proposte diverse leggi a regolamentare la sicurezza negli ambienti di lavoro ma, tali leggi, furono tra quelle più trasgredite nella storia della repubblica. Il D.Lgs. 626/1994 fu la prima vera svolta in ambito legislativo.
Tra le maggiori novità contenute nel testo citiamo:

  • sanzioni penali per i trasgressori (spesso convertibili in ammende);
  • l’istituzione dei rappresentati per la sicurezza, eletto dai lavoratori;
  • l’obbligo di comporre una documentazione di valutazione complessiva del rischio.

L’introduzione delle sanzioni, in modo particolare, ha indotto gli imprenditori a costruire ambienti di lavoro salubri e processi produttivi sicuri.
Il D.Lgs 81/20228 del 2008 costituisce un’ulteriore svolta con l’introduzione del Testo Unico in Materia di Sicurezza sul Lavoro, definendo le modalità di punizione anche per mancanze e omissioni del Datore di lavoro che possono portare all’infortunio del lavoratore. Il Testo unico in Materia di Sicurezza inoltre ha incluso l’infortunio tra i reati per lesioni colpose ed omicidio colposo.

RUOLO E ATTIVITÀ DELL’INAIL

Con l’intenzione di diminuire progressivamente il costo umano dell’attività lavorativa, l’INAIL svolge attività di ricerca statistica, tecnologica, attività di informazione ed educazione negli ambienti di lavoro e nelle scuole per sensibilizzare sempre maggiormente la popolazione rispetto alla tematica proposta.

L’assicurazione lavorativa è stata senz’altro un primo fondamentale obiettivo per tutelare lavoratori e lavoratrici. Tuttavia, per ottenere una sensibile riduzione degli infortuni è necessario operare sempre maggiormente in ambito di prevenzione attraverso programmi di informazione e progetti aziendali orientati al miglioramento della salubrità negli ambienti di lavoro.
Per incentivare le imprese alla realizzazione di progetti in materia di salute e sicurezza sul lavoro, ogni anno l’INAIL propone il bando ISI INAIL e stanzia fondi in favore di progetti che certifichino un effettivo miglioramento degli ambienti di lavoro. Quest’anno, con il bando ISI 2023, l’INAIL stanzia 508 milioni di euro, il maggior importo nella storia del Bando.

 

[1] F.QUARANTA, “Le origini dell’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali (testimonianze vercellesi)”, Rivista degli infortuni e delle malattie professionali, Fascicolo n. 3/2013, pp. 297-323
[2] Inail, sezione OpenData, Dataset statistici con dati elementari, Tabella Semestrale della Regione Lazio, pp. 11, 20, 29

 

Fonti:

DIREZIONE COMUNALE STATISTICA, 1874, Rapporto sul movimento dello Stato Civile nel 1873, Tipografia di E. Sinimberghi, https://www.comune.roma.it/web-resources/cms/documents/Roma_Stato_civile_1873.pdf
F. QUARANTA, “Le origini dell’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali (testimonianze vercellesi)”, Rivista degli infortuni e delle malattie professionali, Fascicolo n. 3/2013, pp. 297-323, https://www.inail.it/cs/internet/docs/alg-dir-le-origini-assicurazione-contro-infortuni-sul-lavoro.pdf?blobnocache=false
INAIL, https://dati.inail.it/opendata_files/downloads/daticoncadenzasemestraleinfortuni/tabelleRegionali/Tabelle_regionali_cadenza_semestrale_Lazio.pdf
INAIL, https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/sala-stampa/comunicati-stampa/com-stampa-open-data-ottobre-2023.html
ISTAT, https://demo.istat.it/app/?a=2023&i=D7B