Il 26 febbraio 2024 il Consiglio dei Ministri ha approvato un Decreto PNRR che contiene gli incentivi alle imprese verso l’industria 5.0. Attualmente il decreto è in bozza ed il testo non è stato diffuso: si attende a breve la pubblicazione dello stesso in Gazzetta Ufficiale.

INDUSTRIA 5.0: COME CAMBIANO I BENI AGEVOLABILI

Sono agevolabili gli investimenti in beni materiali e immateriali nuovi già previsti per il credito d’imposta Industria 4.0. I beni devono essere interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione e alla rete di fornitura. Inoltre, i progetti di innovazione devono conseguire una riduzione dei consumi dell’intera struttura pari o superiore al 3% oppure una riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento pari o superiore al 5%.

Gli incentivi si estendono anche ai seguenti beni, non già previsti per l’industria 4.0:

  • Software, sistemi, piattaforme o applicazioni per l’intelligenza degli impianti che
    • Garantiscono il monitoraggio continuo e la visualizzazione dei consumi energetici e dell’energia autoprodotta e autoconsumata;
    • Introducono meccanismi di efficienza energetica;
  • Software relativi alla gestione di impresa se acquistati unitamente ai beni indicati al punto precedente.

Per investimenti superiori a €40.000 sono ammissibili i costi per la formazione del personale nell’ambito delle tecnologie rilevanti per la transizione digitale ed energetica. Le spese di formazione sono ammissibili nel limite del 10% degli investimenti effettuati per l’acquisto di beni.

INCENTIVI: CONFERMATE LE 9 ALIQUOTE

Le indiscrezioni avevano individuato 9 aliquote per 3 classi di risparmio e 3 scaglioni di investimento. Tali aliquote sono state confermate e sono così suddivise:

RIDUZIONE DEI CONSUMI DEL 3% (complessivi) o 5% (processo target)

  • Investimenti fino a 2,5 milioni: 35%
  • Investimenti fra 2,5 e 10 milioni: 15%
  • Investimenti superiori a 10 milioni ed entro 50 milioni: 5%

RIDUZIONE DEI CONSUMI DEL 6% (complessivi) o 10% (processo target)

  • Investimenti fino a 2,5 milioni: 40%
  • Investimenti fra 2,5 e 10 milioni: 20%
  • Investimenti superiori a 10 milioni ed entro 50 milioni: 10%

RIDUZIONE DEI CONSUMI DEL 10% (complessivi) o 15% (processo target)

  • Investimenti fino a 2,5 milioni: 45%
  • Investimenti fra 2,5 e 10 milioni: 25%
  • Investimenti superiori a 10 milioni ed entro 50 milioni: 15%

Il riconoscimento del contributo è subordinato alla presentazione di due certificazioni, una ex-ante ed una ex post. Per le PMI le spese per la certificazione sono riconosciute al 100% entro il costo massimo di €10.000.

Inoltre l’effettivo sostenimento delle spese deve risultare dalla certificazione rilasciata dal soggetto incarico alla revisione legale dei conti. Per le imprese non obbligate alla revisione legale dei conti, sono riconosciute le spese per la revisione contabile al 100% entro il costo massimo di €5.000.