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Meucci e Bell: la storia del brevetto del telefono

Come può apparire il disegno del brevetto di un telefono, molto più moderno di quello inventato da Meucci e depositato da Bell

La lunga diatriba tra Bell e Meucci legata all’attribuzione dell’invenzione del telefono nasce dal mancato deposito di un brevetto.

I primi esperimenti di Meucci

Intorno agli anni 50 del 1800, Meucci stava conducendo alcuni esperimenti di elettroterapia su pazienti affetti da reumatismi. Durante questi trattamenti sperimentali, un paziente che stava ricevendo il trattamento alla testa emise un grido per il dolore causato dalla scarica elettrica. Meucci, che stava utilizzando l’apparecchio in un'altra stanza, riuscì a sentire un suono poco distinto provenire dallo strumento. Incuriosito, provò a riprodurre questa situazione isolando il paziente e, nuovamente, riuscì a ricevere un suono proveniente dall’apparecchio.

Come funziona il telefono

A questo punto, Meucci iniziò a condurre esperimenti per capire come poter trasmettere la voce umana sfruttando l’elettricità. In particolare, affinò la tecnica di trasmissione della voce attraverso un filo conduttore collegato a diverse batterie. La voce umana muoveva la membrana collegata ad una asticella magnetica, alterandone la corrente. Questa alterazione viaggiava lungo un filo collegato ad una seconda asticella metallica collegata, a sua volta, a una seconda membrana che, ricevuta l’alterazione della corrente, vibrava permettendo la riproduzione del suono.

Successivamente, Meucci continuò con gli esperimenti, migliorando sempre di più il mezzo di comunicazione, che utilizzava per tenere in contatto il suo laboratorio e la stanza della moglie, costretta a letto.

Il brevetto del telefono

Nel 1871, Meucci decise di depositare il brevetto della sua invenzione. Tuttavia, non aveva la disponibilità economica per sostenerne il costo di $250. Depositò così il caveat n. 3335, una domanda di brevetto al costo di $10, che andava rinnovata di anno in anno. Purtroppo, riuscì a rinnovare la domanda solamente fino al 1873.

Cosa è successo fra Bell e Meucci?

Nel 1872 Meucci si era rivolto all’American District Telegraph Co. per poter sperimentare il prototipo e in questa occasione era entrato in contatto con il consulente della compagnia, Alexander Graham Bell. La società aveva promesso un aiuto a Meucci, ma successivamente aveva tergiversato con pretesti vari, fino a che Meucci richiese la restituzione dei suoi disegni. La compagnia, però, non li restituì mai, sostenendo di averli smarriti.

Una vicenda durata più di 100 anni

Nel 1876 Alexander Graham Bell depositò, infine, il brevetto del telefono, ottenendo così la paternità dell’invenzione. Meucci tentò di rivalersi, dichiarando sua l’invenzione, ma non poté sostenere i costi della causa contro Bell che, per questo, venne riconosciuto come inventore del telefono, per quasi 150 anni.

Solamente nel 2002, infatti, il Congresso degli Stati Uniti d’America ha ufficialmente riconosciuto Meucci come inventore del telefono.

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